NOTA BIOGRAFICA
Nato il 18 luglio 1845 a Coat-Congar, vicino a Morlaix (Bretagna), Edouard Joachim è primo di tre figli; il padre, marinaio e giornalista avventuroso, è un autore di romanzi di mare tra cui Négrier.
Da piccolo, forti attacchi reumatici gli minano la salute e gli deformano il fisico. Interruzione degli studi. Scrive e disegna. Cambia nome e diventa Tristan Corbière. Vive a Roscoff sull'oceano - usa come letto una barca a secco, in casa. Anche il suo cane si chiama Tristan, poi anche uno dei suoi battelli.
Nel 1869-70 viaggia in Italia, col suo cappellaccio grigio e pare che per farsa chiedesse l'elemosina per le vie di Napoli. Porta con sé come souvenir di Roma degli accessori da vescovo che usa per impartire benedizioni oscene. Le eccentricità si moltiplicano secondo la sua inclinazione alla caricatura e al grottesco.
A Roscoff, vestito da forzato o da marinaio inventato, con stivaloni sproporzionati, alto e grottesco, barba e mustacchi, lo chiamano 'an Ankou', la Morte. Tentativi di avventure marittime, piccolo cabotaggio e amore sfrenato per il mare. Scrive poesie.
Nel 1871, finita la guerra con la Prussia, arrivano a Roscoff il conte Rodolphe de Battine e la sua amica Giuseppina Cuchiani, attrice, che Tristan amerà appassionatamente e che chiamerà Marcelle. Scrive poesie d'amore. Gli segue a Parigi nel 1872. Sulla porta di casa scrive in grosso: TRISTAN TOUS LIEUS; entrando, la porta mette in azione un campanello che attira l'attenzione a un suo autoritratto ripulsivo.
D'estate a Roscoff, d'inverno a Parigi: con Marcelle e il suo amico.
Nel 1873 riunisce in volume, pagato dal padre, le sue poesie col titolo Les amours jaunes; per l'edizione ricorre ai fratelli Glady, specializzati in letteratura erotica.
Progetta un secondo volume di poesie. Nel 1874, malridotto, raggiunge Parigi; un giorno verrà trovato in casa, privo di sensi e, portato a Morlaix, muore il 1° marzo 1875.
Nessuno si accorse dei suoi scritti; dieci anni dopo, Verlaine mette Corbière in testa ai suoi Poetes maudits.