Conversazione di Jean-Pierre Velly
con Jacques Le Maréchal
registrazione di Michel Random, 1979
Jacques Moreau, dit Le Maréchal nasce a Parigi nel 1928, e mori nel 2016. Pittore ed incisore, è ai margini del gruppo dei Surrealisti e frequenta André Breton, André Pieyre de Mandiargues, Gaston Bachelard & Alain Jouffroy. Velly si sentiva molto vicino a Le Maréchal, come l’attesta l’intervista con Françoise Voymant della Bibliothèque Nationale de France.
Questa conversazione registrata nel maggio 1979 si svolge durante un pasto al 26 della rue Lemercier in casa di Michel Random. Jean-Pierre Velly si trova in compagnia di altri artisti come Jacques Le Maréchal (che ammira), Francis Mockel, forse altri. Rosa Estadella, la moglie di Jean-Pierre Velly è presente.
Siamo alla vigilia della pubblicazione del libro di Michel Random «l’Arte Visionaria».
Qui abbiamo solo riprodotto le parole di Velly. Traduzione P.H.
L.M.: Jacques Le Maréchal M.R.: Michel Random F.M.: Francis Mockel R.E.: Rosa Estadella
(Trascrizione Pierre Higonnet, dicembre 2009)
J.P.V. Allora, beviamo insieme, no ? Dai, beviamo insieme ! ... alla romana ...
I Visionari ? Non è prevedere il futuro, chi se né frega !… È di scoprire la verità, la tua verità…
Sto dicendo a Mockel che è un mistico. Io lo sento, lo so. È sempre così, ecco, lo sento in Mockel che cerca all’interno di se stesso, tutto qua. Io, personalmente.
Mockel è un mistico.
Tutti i visionari sono dei mistici.
Tutto il mondo non è mistico però, Le Maréchal ?!
I socialisti … sono dei mistificatori ! Per dire una cosa alla Le Maréchal…
Nel lavoro, in le Maréchal, in Mockel, c’è un egoismo terribile… Se dobbiamo faticare così, ci vuole dell’egoismo... che vuol dire lavoro, che vuol dire, ma… ( ???) quando uno fa un disegno ogni anno! ecc. ecc. e che mai si riuscirà a trasmettere niente !
È l’invenzione di un linguaggio… una disperazione, un disperazione di comunicazione, perché quando tocchi il fondo ti dici a te stesso che non riuscirai mai a comunicare. È terribile ! Per me, è semplice. Voglio dire : «A cosa serve ? Cioè, scusa, a cosa serve ? La società, a cosa serve ? Nulla serve a niente, no ?»
Ma credo che tutti i visionari sono mistici! Ma profondamente … Dunque Mockel, ti vorrei fare una domanda : tu ci metteresti Dalì nei «Visionari» ?
(Mockel risponde : No, perché non coinvolge profondamente tutto il suo essere).
Ecco, profondamente... Mi stupisce... e sgriderò Moreh la prossima volta che lo rivedo perché li dirò : « Ma come ti permetti di voler inserire Dalì negli « Visionari » ? »
Dunque vedi che si arriva a una definizione di un mistico... cioè la mistica, cos’è? È entrare all’interno di se, è scendere NEI PROPRI INFERI ! Porca miseria ! E questo è la cosa più dura che c’è al mondo! ! Di scendere nei propri inferi…Perché dopo, come direbbe Michel Random, bisogna risorgere. E questo è un altro problema !
Dunque Dalì è una pellicola. Tieni …come direbbe Maréchal, perché li piacciono le parole in plastica ... è così …una pellicola in plastica. Dunque Dalì non c’entra nei «Visionari». Niente. E la cosa che mi stupisce è che Moreh, un essere così profondo e così… possa dire una cosa simile !
...
Cosa? Mockel, tra il Grand Jeu e dei tipi che, come diceva Corbière (lo dico mentre Maréchal non c’è)... cioè i Surrealisti sono dei giochi di salotti… e poi « Avida Dollars » non è a caso! Non c’è fumo senza fuoco! Dunque che non ci venga a rompere! (Maréchal acconsentisse). Capisci ? Perché è molto facile, diventi abile: chi non sa fare un bel drappeggio! Dunque, nel suo museo - io lo visto a Figueras, no? - a me non me la fai… Dalì, ma chi se ne frega! È solo la superficie...
Magritte è più naturale; no Magritte, io vedo una cosa più naïf, come un poeta, come qualcuno di più generoso, di più vero, no ? E poi quando fa i suoi colombi, no? O quando fa questi signori con i loro cappelli bombati e niente dietro ...? No, qui vedo diversamente. Dalì, no… lo vedo … come un… avvoltoio, personalmente. Dalì, per me, ha quasi toccato … Porca miseria ! Ho visto a Rotterdam delle cose molto belle di Dalì… bisogna dirlo… grande così ! Quando Dalì era nel guscio, no? ... Sì, sì, Maréchal, facevo una metafora quando dicevo che Dalì era nel guscio, volevo dire quando era un giovane pittore.
Dunque la cosa di cui si parlava ieri sera, De Chirico, tutta l’architettura fascista italiana è arrivata dopo De Chirico, cioè costruita secondo un estetica di De Chirico… È allucinante, no? De Chirico: ha fatto retromarcia , si è fermato. Perché è sulla corda stesa, Michel Random, che si vede l’artista vero! Ed è dura ! E « l’Arte Visionaria », entrare all’interno di se stesso, credo che sia per qualsiasi persona la cosa più difficile che ci sia, di entrare, di toccare il fondo di se stesso, credo. E di toccare (il fondo) … Se vuoi è sul filo del rasoio, Maréchal, ed è perché trovo molto bello, cioè il tuo quadro… che sarà riprodotto in copertina (del libro). Perché il tuo equilibrista, sta per perdere l’equilibrio, non si sa quanto tempo reggerà, cioè la gente così... capisci? Dunque lo trovo molto molto bello, è in pieno squilibrio, ma regge lo stesso, vedi…
E dunque, Mockel, adesso ti racconto una storia. Superato quarant’anni - ti ricordi, quando cercammo il pollo freddo che non abbiamo mai rimediato… Ci sono molti artisti che vanno da così a cola (fa un gesto con la mano). Perché sono stufi. Perché hanno assaporato il gusto dei soldi e dunque dicono: «Ho già faticato abbastanza, allora cambio». E ci sono pochissimi, quelli che reggono fino alla fine, fino alla fine, cioè fino alla morte, no? Non è facile, che ne dici, Maréchal ? È qui che si decide tutto! A quarant’anni, hai un sacco di possibilità, di opportunità, hai imparato molto, pensi alla tua vita, pensi a un sacco di cose, e poi ti dici : «Ecco!» Ma non ci sono molti, Le Maréchal ! Ansi ci sono pochissimi, quasi nessuno … nessuno … osa, tenta il suicidio…
(violente reazione di Michel Random) : No! O! Dio mio ! Il suicidio è la peggiore delle cose !
J.P.V. Io ho una filosofia interiore completamente contro il suicidio, completamente … No, davvero !
Ma la paura, la paura, sai ...
È bello Mockel, è molto bello questo equilibrista, in più è più simbolico, più ovvio e più semplice … Perché lo puoi vedere almeno a ... un, due, tre, quattro, cinque livelli… È al secondo grado.
M.R. Appunto! Ecco, credetemi ragazzi, questa volta abbiamo toccato qualche cosa di molto autentico.
J.P.V. Dunque, vediamo, Le Maréchal come si potrebbe comporre un po’ (la copertina) … Io la verrei... se ne può parlare? … Io la verrei … abbastanza piccola, persa nel buio nero… no ? (Rispondono di no ).
J.P.V. Invece di intitolarlo « l’Arte Visionaria », potresti chiamarlo « Le Maréchal », che ne dici ? (ridono).
E non si sa se sta per cadere ? non si capisce se sta per cadere...
... Il tempo finirà la mia opera ...
La cassetta s’interrompe.